Roma - “Non posso che provare sgomento per il dramma consumatosi ieri mattina a Colleferro, dove un uomo di 53 anni ha ucciso la moglie a martellate davanti ai figli, due gemelli di 9 anni, durante una lite in casa.  Secondo i vicini i litigi erano sempre più frequenti a causa della morbosa gelosia dell'uomo e per questo erano state avviate le pratiche per la separazione. Ecco perché chiediamo pene certe, tempestive e commisurate e riteniamo necessario incentivare concretamente i centri antiviolenza e i programmi di prevenzione. Da questo punto di vista occorre un’attenzione maggiore da parte delle Istituzioni, anziché affermare la loro resa programmando indulti, amnistie e svuota carceri vari. E' importante anche che tutte le donne vittime di violenza fisica, o psicologica, denuncino senza paura la situazione con la quale sono costrette a convivere, in questo senso sento il dovere di lanciare un appello a tutte loro: non siete sole”. Lo dichiara Cinzia Pellegrino, referente romana del Dipartimento di Fratelli d'Italia dedicato alla tutela delle Vittime di violenza.

“Non da meno - continua Pellegrino - auspichiamo venga garantita l'incolumità e l'assistenza psicologica del caso ai due bambini, che sono a loro volta vittime innocenti, essendo stati spettatori impotenti della triste vicenda e avendo perso la madre. La cosiddetta “violenza assistita” oggi è considerata un'aggravante, quindi speriamo sia motivo di un inasprimento della pena. Chi si è macchiato di un reato così grave - conclude Pellegrino - non può non scontare fino all’ultimo giorno una condanna proporzionata al crimine commesso, anche se non esisteranno mai condanne in grado di ridare la vita ad una persona che ne è stata brutalmente privata”.