Ostia – “In merito alla notizia di una presunta irregolarità nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste di Forza Italia nei Municipi III e VIII, per le elezioni dello scorso giugno, effettuate da Cristina Masi, vorrei tranquillizzare la consigliera forzista sulla trasparenza della mia azione amministrativa. Se per la Masi, ricercare, con atti legittimi, la verità significa mettere in atto uno stalking amministrativo, mi viene da pensare che gli insegnamenti del suo partito siano stati volti a considerare come una forma di coercizione politica tesa a spaventare ed a diffamare quelli che sono invece i diritti ed i doveri di un consigliere.

Nell’ambito delle mie prerogative mi sono avvalso della facoltà di effettuare accesso gli atti rispettando il principio di proporzionalità, ragionevolezza e di leale collaborazione per il rispetto dei principi normativi e di buon andamento della pubblica amministrazione e null’altro. La mia segnalazione agli organi competenti è tesa ad accertare la veridicità del fatto e mettere in atto ogni azione necessaria per il ripristino della legalità e della legittimità dell’azione amministrativa compiuta dalla consigliera Masi.

La normativa vigente stabilisce che, sulla base del principio di territorialità, i Presidenti ed i Vice Presidenti dei Consigli municipali possono autenticare le sottoscrizioni dei procedimenti elettorali unicamente all’interno del territorio di cui sono titolari. Trovo quindi del tutto pretestuose, infondate e diffamatorie le accuse che mi vengono rivolte dalla consigliera Masi. Se davvero in lei alberga il principio della trasparenza e della verità risponda in aula davanti a maggioranza ed opposizione, e ci dica il luogo dove ha certificato le firme”.


Così in una nota il Capogruppo del Movimento 5 Stelle del Municipio Roma X – Antonino Di Giovanni.