Ostia - I Carabinieri di Ostia, con la collaborazione dei militari specializzati del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma, dei Carabinieri Cinofili di Santa Maria di Galeria e di un elicottero del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri di Pratica di Mare, hanno attuato un vasto dispositivo di controllo del territorio che ha consentito, fra l’altro, l’arresto di 6 persone.

Numerose sono state anche le verifiche eseguite in molti esercizi commerciali e gli accertamenti per l’applicazione delle recenti misure contenitive dell’attuale emergenza epidemiologica.

Una brillante operazione antidroga è stata portata a termine, nella giornata di ieri, dai Carabinieri della Stazione di Acilia. I militari da alcuni giorni stavano tenendo sotto controllo un’abitazione di via dei Monti San Paolo occupata da una coppia di 55enni che, negli ultimi tempi, aveva modificato in modo sospetto il proprio stile di vita. I Carabinieri, intuendo che nell’abitazione dei due stava avvenendo qualcosa di strano, si sono presentati con una scusa alla porta d’ingresso; la coppia non si è insospettita più di tanto ed ha permesso ai militari di accedere all’abitazione. Una volta in casa i Carabinieri hanno rivelato il vero scopo della loro presenza e, alla presenza dei proprietari, hanno perquisito l’appartamento. L’attività investigativa ha consentito di rinvenire, abilmente occultata all’interno di vari mobili presenti nella camera da letto della coppia, quasi un chilogrammo di cocaina, già suddivisa in molteplici dosi pronte da vendere, nonché tutto il materiale per la pesa ed il confezionamento della droga. I due pusher sono così finiti in manette, venendo ristretti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, mentre la droga ed il restante materiale rinvenuto sono stati sequestrati.

Sempre ad Acilia, su disposizione della Corte d’Appello di Napoli, i Carabinieri hanno arrestato un 73enne romano. L’uomo, già ristretto agli arresti domiciliari, è stato infatti condannato in via definitiva ad oltre 7 anni di reclusione per reati inerenti agli stupefacenti. Il malfattore è stato prelevato dai militari che lo hanno tradotto presso la casa circondariale di Rieti.

Un altro spacciatore è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione del Tribunale di Roma. L’uomo, un pregiudicato 33enne condannato in via definitiva ad oltre 2 anni di reclusione, è stato rintracciato dai Carabinieri che lo hanno ristretto presso la sua abitazione di Acilia.

Agli arresti domiciliari è finito anche un 57enne di Ostia: nei confronti dell’uomo, che a seguito di una lunga storia di molestie nei confronti dell’ex compagna era stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa, i Carabinieri hanno documentato numerose e reiterate violazioni della citata misura. Alla luce degli elementi di prova raccolti dai militari, il Magistrato, ritenendo chiaramente insufficiente il provvedimento adottato nei confronti del malfattore, ha disposto l’immediato arresto dell’uomo che è stato prontamente rintracciato dagli uomini dell’Arma.

Sempre in manette, su disposizione del Tribunale di Civitavecchia, è finito un 39enne di Fiumicino. L’uomo, già gravato dal divieto di avvicinamento alla parte offesa a seguito di una serie di reiterate molestie poste in essere nei confronti della donna alla quale aveva affittato un’abitazione, è stato infatti sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria dimora di Fiumicino. L’aggravamento della misura è scaturito a seguito degli accertamenti effettuati dai Carabinieri della locale Stazione che, rispondendo alla richiesta d’aiuto della vittima, hanno puntualmente documentato al Magistrato i comportamenti minacciosi e violenti dell’uomo. Il malfattore, infatti, incurante delle restrizioni impostegli, ha in più occasioni molestato telefonicamente e minacciato di morte la donna, giungendo in un’occasione a presentarsi presso la casa della vittima e a danneggiarne la porta d’ingresso.

Molteplici sono state le verifiche svolte anche negli esercizi commerciali del territorio, dove sono state rilevate, in alcuni casi, carenze igieniche, mancati controlli in materia alimentare e violazioni alle disposizioni per il contenimento dell’attuale emergenza epidemiologica: in tale contesto sono state elevate sanzioni per quasi 5.000 euro.