Roma, 19-04-2011 - Con quella mano che per anni ha lanciato bombe, sparato colpi di mitragliette e strangolato, ora riesce a malapena a scrivere dei pensieri su un foglio di carta. Tremano le mani di Pierluigi Concutelli, l'ex terrorista neofascista autore di tre omicidi, per questo condannato a tre ergastoli e da oggi in liberta' per motivi di salute, dopo essere stato colpito da tre ischemie. Ma per il 'Comandante' militare di Ordine nuovo, che ha ammazzato il giudice Vittorio Occorsio, "il rispetto per le vittime c'e', pur non rinnegando quel periodo storico e quel determinato contesto politico". Da sabato scorso e' libero e si e' stabilito all'Idroscalo di Ostia, assistito da Emanuele Macchi, suo amico fedele ed ex terrorista, che ora lo assiste viste le gravi condizioni di salute. "La pena di morte? Se la legge e' uguale per tutti allora va bene anche quella", ha spiegato Macchi commentando le parole di rabbia sfogate oggi dal nipote del giudice Occorsio. Un mese fa Concutelli ha ottenuto la sospensione della pena per "motivi di salute", spiega Macchi. E ora abita in un piccolo appartamento a pochi passi dal luogo dove fu ucciso Pier Paolo Pasolini. Tra le baracche e le casette arancioni dell'Idroscalo quasi nessuno sa ancora della presenza di Concutelli. Ma molti ribadiscono: "Questo e' un posto popolato da molti pregiudicati e gente delle fazioni 'nere'. Qui lui e' ben accetto, siamo ospitali".  I tempi delle bombe e degli omicidi dei "nemici" sono lontani. In mezzo, tra il piombo e la malattia, ci sono 34 anni di carcere. Poi due anni ai domiciliari e tre ischemie. E' "un uomo stanco" Concutelli. Per questo ha deciso di ritirarsi da Portogruaro, dove era assistito dai familiari, per "stare in pace" a Ostia.

Vicino al suo amico, che da dieci anni prosegue la sua vita solitaria tra le onde, come comandante di una barca a vela, dopo aver scontato anche lui 16 anni di carcere. Barba lunga e capelli bianchi, il 'Comandante' di Ordine Nuovo e' ormai rinchiuso nella sua nuova abitazione e riesce a camminare con difficolta'. Non riesce piu' ad alimentarsi da solo e non puo' piu' parlare. Comunica con una penna, scrivendo bigliettini con la sua mano insicura. Qui scrive quello che lui pensa e vorrebbe ancora dire. La bocca e' costretta a tacere, ma la mente ascolta e legge. Di tutto, dai libri di Marx e quelli del Duce. C'e' "freddezza e gioia" nell'assisterlo - dicono gli amici. Perche' stargli vicino "e' un dovere". Tutto cio' nonostante i vecchi reduci del braccio armato di Ordine Nuovo, quelli "che non hanno disconosciuto, ormai si contino sulle dita di una mano". In quel piccolo appartamento, dove il Comandante ha deciso di ritirarsi, non c'e' piu' l'odore del sangue e della polvere da sparo che seminavano morte all'insegna degli anni bui. Solo pensieri d'inchiostro. Che ricordano un passato violento mai rinnegato. (fonte: Rainews24.it)