Il Partito democratico e l’Italia dei valori hanno espresso tutta la loro contrarierà votando no alla delibera sui debiti fuori bilancio discussa questa mattina (ieri, ndr) in consiglio comunale e approvata dalla maggioranza di centrodestra. “Si tratta di una delibera da cui prendiamo le distanze, e che mostra ancora una volta quanto questa maggioranza sia assolutamente inadeguata", sottolinea il capogruppo del Partito democratico, Paolo Calicchio. "Come avevamo preannunciato ci sono state presenze silenziose e assenze molto rumorose che faranno presagire un riassetto della giunta comunale, prova che il centrodestra che governa il Comune sia attento soltanto alle poltrone e agli intrighi di palazzo e non ai problemi veri di una città ferma, che fa i conti con una mala gestione politica ed economica perpetrata dal sindaco e dalle forze politiche di centrodestra negli ultimi anni”. Il Partito democratico e l'Italia dei valori hanno annunciato di voler impugnare la delibera e ricorrere alla Corte dei Conti. “Abbiamo rilevato in commissione dei vizi di forma che sono anche enunciati nella delibera e che non dovrebbero rendere tranquilli nemmeno tutti coloro che hanno sostenuto il sindaco in consiglio - spiega Calicchio -. Una delle fatture emesse, la 305 del 2007, è perfino errata, si riferisce infatti ad un periodo diverso da quello di cui si chiede il rimborso per l’erogazione del combustibile per gli edifici pubblici. Il passivo si riferisce ad un periodo, il 2007, in cui la maggioranza di Canapini controllava la società comunale in maniera totale e totalitaria, avendo nominato i tre consiglieri nel Cda in maniera univoca, e il presidente perfino con nomina diretta del sindaco; il periodo è anche molto lontano per ricostruire, secondo me, autenticamente tutte le dinamiche amministrative della società e dell’ente che poi ha cambiato gestione; nessun membro dell’opposizione del 2007 e oggi ha mai avuto accesso ai documenti, fatture, bolle di accompagno, bandi, determine di affido diretto, provvedimenti, verbali, della Società comunale che, malgrado le critiche e l’odio di questa maggioranza è totalmente in mano alla destra”. “D'accordo con il Partito democratico - annuncia il capogruppo dell'Italia dei valori, Claudio Cutolo - faremo una nuova segnalazione alla Corte dei Conti su quanto sta accadendo tra Comune e Fiumicino servizi perché forse liquidare una fattura sbagliata, senza aver controllato in precedenza e senza aver preso provvedimenti in precedenza, può essere un danno per le casse pubbliche. Ma, più in generale, critichiamo aspramente chi continua a predicare bene e a paragonarsi al buon padre di famiglia ma che piuttosto si sta rivelando sempre più come un impreciso padrone del governo locale”.

Di altro avviso il gruppo consiliare di Futuro e Libertà, che comunica di "essersi astenuto sulla delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio discussa ieri mattina in consiglio comunale, approvata con i voti del Popolo della Libertà". “Quello di Futuro e Libertà – sottolinea il capogruppo, Raffaello Biselli – è stato un atto di responsabilità. Si trattava di una delibera meramente tecnica che riconosce un debito formatosi per aver anticipato l’accensione dei riscaldamenti nelle scuole e per aver inserito nell’erogazione del servizio nuovi plessi scolastici. Il documento ha alla base un parere dei dirigenti e del segretario comunale, che ieri mattina ha ulteriormente rassicurato tutti sulla validità della delibera. Il gruppo consiliare di Futuro e Libertà con l'astensione odierna rafforza ulteriormente la sua posizione di forza moderata e costruttiva e auspica che le polemiche innescate dagli interventi di alcune forze politiche siano superate. Noi siamo per la politica del confronto e non per quella delle denunce alla procura della Repubblica, alla Corte dei Conti o della guerra delle carte bollate. La politica deve essere svolta nelle aule consiliari, nel palazzo comunale e per strada, toccando con mano i veri problemi della città. La nostra astensione, lo ripeto, deve essere interpretata proprio in questo senso. Non mancheremo di dare il nostro contributo quando in consiglio saranno presentate delibere che porteranno benessere alla Città, come al contrario faremo sentire il nostro dissenso quando le delibere presentate non ci convinceranno”.