Lunedì 16 Novembre, gli studenti e le studentesse del liceo Anco Marzio hanno tentato di occupare il proprio liceo per rispondere ai vergognosi provvedimenti del governo in materia di istruzione. Dopo essere entrati dentro scuola, per responsabilità di due professoresse intrufolatesi all’interno dell’edificio, i ragazzi e le ragazze hanno dovuto abbandonare la sede centrale di via Capo Palinuro, per impedire ai Carabinieri di intervenire con la scusa del sequestro di persona.

La dirigenza scolastica in base all’accaduto, ha deciso di usare lo strumento del 5 in condotta contro quelli che ha ritenuto gli ideatori della “sommossa”. Proprio quel 5 in condotta, che grazie al provvedimento del ministro Gelmini, comporta la bocciatura nonostante il buon profitto negli studi.

Noi del collettivo “L’Officina” esprimiamo solidarietà agli studenti e le studentesse colpiti da tali provvedimenti. Contro questa pseudo riforma che sta silenziosamente privatizzando la scuola, riconosciamo il loro diritto legittimo a difendere l’istruzione pubblica. Inoltre ci fa specie che una dirigenza che si vanta tanto della propria contrarietà a tale riforma, applichi uno dei suoi provvedimenti per colpire chi si batte per una scuola accessibile a tutti. Diritto di protesta per tutti e tutte, provvedimenti disciplinari per nessuno!.

Collettivo L’Officina