Ci sono volute oltre quattro ore di consiglio straordinario, condito da toni forti e qualche litigio, ma alla fine la giunta ce l'ha fatta. La votazione c'è stata, e la richiesta degli studenti è stata accolta. Ora gli spazi dell'ex colonia Vittorio Emanuele II, in base a quanto previsto dal documento presentato dal Pd, saranno dedicati esclusivamente alla realizzazione della Casa della Cultura, il più grande spazio pubblico dedicato alla cultura e all'integrazione ad essere gestito interamente da giovani.
 

"L'approvazione del documento ha annullato l'ordine del giorno del 31 marzo 2009 che divideva la struttura in due piani, relegando la Casa della Cultura - convertita in Casa dei Giovani - al piano seminterrato e destinando gli altri due piani alla realizzazione di uffici pubblici. Adesso tutta la superficie del Vittorio Emanuele II sarà dedicata alla Casa della Cultura, come previsto dal progetto originario" dichiara Federica, rappresentante di Istituto del Labriola.
 

"Sono molto felice, questo mi sembra un giusto epilogo. Ieri c'è stata un po' di tensione, alcuni consiglieri volevano interrompere il consiglio prima della votazione, ma poi fortunatamente si è andati avanti fino alla fine, e anche 3 consiglieri del Pdl hanno votato a favore della nostra proposta" commenta la studentessa.
 

I tre consiglieri in questione sono Salvatore Colloca, Monica Picca e Stefano Salvemme, che già all'inizio della controversa vicenda sul destino dell'ex Vittorio Emanuele II si erano mostrati contrari alla scelta del presidente Vizzani e dell'assessore Pace di ridimensionare il progetto Casa della Cultura.
 

Un progetto che ora finalmente potrà rivivere, grazie all'impegno dei giovani e a quella che i consiglieri Colloca, Picca e Salvemme hanno definito una "presa di coscienza" da parte della maggioranza.

Una perplessità però rimane, ed è quella relativa ai soldi spesi finora per ristrutturare l'edificio. Secondo quanto riferito dai tecnici di Roma Capitale che hanno diretto i lavori sarebbero stati spesi 500.000 euro per la disinfestazione, 60.000 euro per il ripristino delle fognature, 500.000 euro per l'impianto di climatizzazione, 40.000 euro per il sistema di smaltimento delle acque chiare, inoltre sono stati rifatti gli impianti elettrici e antincendio. I lavori sono tuttora in corso per ristrutturare il piano seminterrato. 
 

Dati che non hanno convinto alcuni consiglieri presenti in aula. Paolo Orneli (PD) si chiede se verranno realizzati tutti i servizi stabiliti nel progetto originale del 2009, come la sala registrazione e incisione per la musica, le sale video  e le aule didattiche per i percorsi formativi extra-scolastici.
 

L'assessore alla Scuola Lodovico Pace poi ha così commentato il voto della giunta: "L'approvazione dell'odg (seduta del 15 novembre) per un diverso utilizzo degli spazi dell'ex colonia Vittorio Emanuele, richiamando il progetto della "Casa della Cultura", non ostacola i lavori di ristrutturazione che si stanno eseguendo all'interno dell'edificio (piano seminterrato) e neanche il percorso condiviso per la ralizzazione dello spazio per i giovani". E ha specificato che il progetto "Casa della Cultura", elaborato nel 2006 da un gruppo di associazioni, non è mai stato fatto proprio né dal Comune né dal Municipio, che hanno avuto solo il compito rispettivamente di finanziarlo e di esercitare il controllo sulla destinazione d'uso degli spazi. Destinazione che sarebbe stata mantenuta anche in seguito al ridimensionamento del progetto.

"La delibera di giunta comunale n.22, del 31 gennaio 2007, firmata dal sindaco Veltroni (quella che ridimensionava il progetto, ndr) ha approvato il progetto per il recupero e l'adeguamento di una porzione dell'ex colonia senza specificarne i piani o la superficie e comunque la destinazione d'uso indicata è: attività culturali, polo dell'infanzia e adolescenza, laboratori informatici. La destinazione prevista è mantenuta nel progetto 'spazio giovani' e questo spazio - così come previsto dai percorsi partecipati - sarà autogestito" ha concluso l'assessore Pace.