FIUMICINO - “Dopo aver perso ogni tipo di battaglia legale contro l’associazione di Protezione Civile Nuovo Domani, bacchettato e scaricato dal Pdl regionale sul porto turistico, sfiduciato dal suo stesso partito a Fiumicino, ecco l’ennesima debacle legale amministrativa del Sindaco: il Tar del Lazio ha stoppato momentaneamente il bando per la gestione delle farmacie comunali e lo scioglimento di fatto della tanto odiata Fiumicino Farmacie. Un bel guaio per l’attendibilità, già minata, di un sindaco che continua a inanellare un abbaglio legale dietro l’altro. Ma anche per le casse comunali, prosciugate dai tagli del governo centrale e dagli scivoloni legali del buon Canapini; perché tanto, alla fine, saranno i cittadini a pagare i conti dei suoi capricci”. È quanto dichiara il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha bloccato, per gravi pregiudizievoli economiche il bando pubblico per la gestione delle farmacie comunali di Fiumicino.

“L’impuntatura del sindaco e la sua battaglia per sciogliere la Fiumicino Farmacie e liquidare i soci sembrerebbero non riuscita - afferma il consigliere Pd -. La delibera di giunta e poi quella votata dalla maggioranza in consiglio comunale che prevedeva lo scioglimento della Fiumicino Farmacie, municipalizzata di cui il comune è proprietario al 51 per cento, e il conseguente nuovo bando per l’assegnazione della gestione delle farmacie comunali, era stato già stoppato dal Tar. Come al solito il sindaco ha pensato di poter passare sopra a tutto, anche alla legge, e ha ripresentato un bando aperto a tutti senza ottemperare alla prima sentenza. Ed ecco il nuovo ricorso, stavolta di tutti i partecipanti e il conseguente  top del Tribunale Amministrativo del Lazio che non fa altro che palesare la concezione Canapini-centrica della macchina amministrativa. Una politica che ha portato questo comune allo sfacelo e ha un’unica via d’uscita: le dimissioni del sindaco”.