Axa - "Ora, che una (una!) macchina finisca dentro la fontana di Piazza Fonte degli Acilii, passi. Mi riferisco alla prima che trovai lì, a mollo. Abito poco distante e ogni mattina, quando esco a comprare il giornale, passo dalla piazza, gustandomi sempre con una certa ammirazione la forma circolare della vasca, il suo imperioso pennacchio d'acqua e la scritta Axa, composta sui fianchi potando dei cespugli di agrifoglio che si stagliano dal fondo verde tenuto rigorosamente a prato. Non c'è che dire, proprio un bel biglietto da visita per chiunque entri nel nostro quartiere. Certo, se soltanto negli anni quella vasca non fosse diventata una sorta di... "autolavaggio" self service! Poco tempo dopo che il Consorzio ebbe riparato i danni del primo incidente, erano gli anni ottanta, uscendo come al solito al mattino vi trovai immerso e reclinato su un fianco il furgoncino di un pasticcere, mentre sul pelo dell'acqua galleggiava un tappeto di cornetti, ciambelle e pasticcini. E vabbe', può succedere. Un momento di distrazione, l'eccessiva velocità per la fretta di consegnare le brioches ancora calde..."

 

"Comunque, per evitare ai distratti e ai "corsaioli" altre "escursioni subacquee", il Consorzio aggiunse quattro fari per illuminare meglio la piazza di notte, oltre ai normali lampioni, ridisegnò la segnaletica orizzontale e rimpolpò quella verticale. Tuttavia, gli automobilisti, nemmeno fossero tutti  ansiosi di imitare Anita Ekberg, pur senza essere altrettanto sexy, continuarono a tuffarsi nella fontana. E naturalmente a fare danni. Ricordo che uno dei tanti amanti delle "immersioni automobilistiche" notturne, eravamo negli anni novanta, piombò dentro al volante di una station wagon, che si accartocciò contro la parete interna opposta a quella da cui era volata giù, riducendo le sue dimensioni a quelle sì e no di una cinquecento. Il penultimo "cliente" dell'autolavaggio poi, quello che l'anno scorso ha conciato la fontana come si trova tuttora, l'ha fatta davvero grossa: non solo è entrato a tutta birra nella vasca, ma dopo aver spazzato via gli spruzzatori, ne è addirittura schizzato fuori, ribaltandosi sull'asfalto della piazza. Lascio alla fervida fantasia dei lettori immaginare a quale velocità "volasse basso"!

 

"E poi c'è l'ultimo "amateur", che invece a bordo di una minicar si è arrampicato sul fianco della fontana ed è rimasto in bilico sul ciglio, evitando almeno il bagno totale. Forse qualche consorziato di quelli che abitano a Via Pindaro, proprio a poche decine di metri dalla piazza, o che magari rientrava a casa a quell'ora, per far pagare - giustamente! - i danni al conducente della Smart ha avvertito tempestivamente dell'incidente qualcuno del Consorzio? Macché! Per fortuna, c'ha pensato una persona che non abita neppure all'Axa  il quale si è anche premurato di telefonare immediatamente al Vice Presidente, Pietro Ferranti. Il "povero" Pietro Ferranti, che dopo una giornata di intenso lavoro - NB: A TITOLO GRATUITO! - per il Consorzio, era serenamente spaparanzato davanti alla TV, si è dovuto rivestire ed è uscito di corsa, per prendere gli estremi dell'automobilista e della macchina (nome e cognome, targa del veicolo, assicurazione, etc.), evitando così a tutti noi consorziati di pagare i danni arrecati alla fontana. Quando è arrivato sul posto, infatti, il carro attrezzi stava già portando via l'auto e solo per le sue pressioni, Ferranti, che si è dovuto qualificare più volte come Vice Presidente del Consorzio Axa e quindi responsabile della fontana, persino con i Vigili Urbani intervenuti a fare i rilievi dell'incidente, è riuscito a raccogliere tutti i dati necessari per richiedere i danni all'assicurazione". Lo dichiara in una nota il consigliere Maurizio Giandinoto.