Ostia – “Con molto rammarico, a distanza di pochi mesi, dobbiamo nuovamente prendere posizione contro il circo che metterà le tende dal 15 marzo al 2 aprile all’Infernetto in via Wolf Ferrari. Precedentemente, quando un altro circo arrivò ad Ostia, ribadimmo il nostro no deciso a questo tipo anacronistico di spettacolo, surclassato ormai da tempo da un intrattenimento in cui non è previsto nessun tipo di sfruttamento animale”. Lo dichiarano in una nota congiunta Franco De Donno, capogruppo municipale di Laboratorio civico X, e Marco Severa.

“In Italia, il circo con animali – spiega Severa – è tutt’oggi regolato da una legislazione datata e risalente a 50 anni fa (legge n° 337 del 1968), in base alla quale viene considerato impresa con finalità sociale, idonea a ricevere contributi pari a circa 7 milioni di euro l’anno da parte del Ministero dei Beni Culturali dal Fondo per lo Spettacolo. Una normativa quindi inadeguata – sottolinea De donno – che non riflette l’avanzamento culturale, morale ed etico della nostra società, orientata invece al riconoscimento degli animali come esseri senzienti. Ci chiediamo come sia possibile che in aree spesso limitate possano, seppur in modo provvisorio, trovare dimora decine di animali diversi. Siamo davanti a una vera e propria forzatura, che di certo conferma come essi siano sottoposti a una crudeltà inaudita".

"Inoltre ci domandiamo: com’è possibile dare l’autorizzazione allo svolgimento di questo tipo di attività in quadranti della città in cui spesso sorgono diversi istituti scolastici e in cui il traffico spesso è quotidianamente congestionato? Per questo, chiediamo al sindaco di Roma, Virginia Raggi, l’impegno a regolamentare l’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi per impedire che avvengano in terreni privati. Come Laboratorio Civico X auspichiamo poi l’intervento della Asl veterinaria, affinché venga accertata la buona salute degli animali, e similmente quello della Polizia di Roma Capitale, che invitiamo a intervenire in caso di affissione abusiva dei manifesti pubblicitari.”