Venerdì 6 novembre 2009 – Con i suoi specchi d’acqua il Lazio si piazza sul podio delle regioni italiane scelte per il turismo dei laghi, legato a doppio filo con il turismo verde: un segmento che non conosce la crisi e che nel 2008, in Italia, ha generato un fatturato pari a oltre 10 miliardi di euro, facendo registrare un incremento del 6,28% rispetto all’anno precedente. Con un trend che coinvolge un target molto ampio, famiglie con bambini, alunni in gita scolastica, giovani coppie o single, ragazzi e over 60. Sono i dati emersi oggi, in occasione della conferenza stampa tenuta dall’assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini, per presentare la seconda edizione della Borsa dei Laghi, che sta per aprirsi a Bolsena. Il turismo verso i laghi frutta in Italia oltre 4 miliardi di euro ripartiti tra settore primario (ricettività e ristorazioni) e servizi complementari. Secondo i dati Isnart, nel 2008 gli italiani hanno effettuato oltre 850 mila vacanze nelle zone dei laghi. Un mercato di cui il Lazio detiene una quota del 10%, posizionandosi al terzo posto dopo Lombardia e Veneto, grazie a nomi di forte richiamo nell’immaginario nazionale: tra questi, il lago di Bracciano, di Bolsena e Castelgandolfo. Destinazioni scelte dai turisti italiani per la bellezza naturale del luogo (39,2%), seguito dalla ricerca di relax (33,1%), dalla possibilità di trascorrere del tempo libero con parenti e amici (25,3%), dalla vicinanza (20,5%) e dall’opportunità di praticare sport (18,3%).

Sono soprattutto gli stranieri ad essere amanti dei laghi, scelti da quasi il 12% di chi viene in Italia per trascorrere le proprie vacanze. Tra i più importanti mercati di riferimento, vi sono l’Olanda (27,8%), Germania e Austria (poco meno del 20%), Francia (oltre il 12%) e Svizzera (11,5%). Se anche per olandesi e tedeschi la principale spinta motivazionale è rappresentata dall’esigenza di trascorrere un periodo di relax, gli austriaci dichiarano di frequentare le zone dei laghi per la possibilità di praticare sport.

Tutti con una capacità di spesa che si attesta – secondo la media procapite – su 122 euro per il viaggio, 49 euro al giorno per l’alloggio, 101 euro al giorno per il pacchetto tutto compreso e ulteriori 8 euro extra, al giorno, per le spese sul territorio. Le voci di spesa più diffuse sono legate alla ristorazione (oltre il 70%), ma vanno segnalate anche le spese per lo shopping di vario genere (abbigliamento per il 23% dei turisti, gioielleria e calzature per il 10%, prodotti artigianali tipici per il 19%, prodotti enogastronomici per il 33%), le attività ricreative, visite guidate, noleggio di bici e barche. Ma se tali sono le percentuali della spesa media, questa si modula di certo in modo differente per quanto riguarda i turisti stranieri che dal Nord Europa scelgono i laghi del Lazio per pronunciare il fatidico “sì”. “Il turismo ‘matrimoniale’ ha un certo peso. A Bolsena quest’anno sono stati celebrati 60 matrimoni di norvegesi e svedesi”, ha spiegato l’assessore al Turismo del Comune di Bolsena, Roberto Basili, intervenendo alla conferenza stampa.