Acilia - “A metà febbraio organizzeremo una totale pulizia di Piazza Capelvenere. Intendiamo – annuncia Lorenzo Proia, nipote del Partigiano Nello Duranti, Responsabile e ideatore di Progetto Duranti - ‘rimettere in sesto’ Piazza Capelvenere ad Acilia, quella che dovrebbe essere soprattutto una agorà e che oggi è forse la Piazza più degradata e al contempo più simbolica del nostro Municipio. Pensavamo a domenica 17 febbraio: sarà una giornata nella quale riunire militanti, cittadini e giovani armati di scope, rastrelli ma anche pennelli e raschietti per pulire e sistemare l’area”.

“La Memoria dei luoghi simbolici – prosegue Proia – passa anche per la Bellezza, e questo anche nelle piccole grandi cose (un vetro rotto; una fontana; i rifiuti per terra). L’Amministrazione municipale ha destinato 200mila euro e disposto la demolizione dell’edicola, noi lo abbiamo definito un primo passo, assai gradito. Altre forse politiche stanno aumentando la loro attenzione sul luogo, ad esempio nella mattinata del 9 febbraio è prevista una Assemblea di Laboratorio Civico, realtà fieramente antifascista del nostro territorio, a Capelvenere alla quale contiamo di partecipare come Progetto Duranti; cogliamo anzi l’occasione per ringraziare LC X Municipio per l’accettazione della nostra proposta toponomastica. Crediamo che tutta questa attenzione sia assolutamente collegata al nostro proposito di ribattezzare Capelvenere ‘Piazza Fratelli Duranti’ e del metterla nella giusta luce attraverso il testo ‘Acilia Partigiana – Eroi venuti dal popolo’; a piena dimostrazione che con la cultura ‘si mangia’”.

“In attesa che l’Amministrazione cominci a ristrutturare la Piazza (e in questa ottica abbiamo fatto richiesta di un Consiglio Municipale a Capelvenere) e che, magari – ha concluso Proia - in futuro si possa far partire il Tavolo Tecnico per una ristrutturazione urbanistica (perché no, radicale come negli anni Novanta) dalla quasi totalità della politica antifascista del X Municipio auspicato nel nostro Forum del 25 gennaio scorso, in questa attesa noi cominciamo da ciò che i Comitati di Quartiere segnalano maggiormente: l’incuria indecente del luogo. Pensiamo dunque di ‘dare una mano’, mettendo le nostre braccia al servizio di una pulizia e sistemazione per quanto potremo fare, speriamo non poco”.